Malore sul campo di padel: muore Andrea Guadagnoli. L'ex calciatore protagonista in Umbria nei primi anni Duemila

Andrea Guadagnoli (a destra quando indossava la maglia dello Spoleto)
3 Minuti di Lettura
Domenica 10 Marzo 2024, 14:03 - Ultimo aggiornamento: 14:35

SPOLETO Aveva giocato anche nel campionato di Eccellenza umbra, indossando la maglia della Narnese e dello Spoleto calcio,  Andrea Guadagnoli, l’ex calciatore di 50 anni morto sabato pomeriggio durante una partita di padel, a Santa Rufina di Rieti. L’ex biancorosso - classe 1973 - è arrivato a Spoleto nel 2000, sotto la presidenza di Massimo De Pascalis, con l’allenatore dell’epoca Tommaso Volpi, cui subentrò Fabio Fraschetti. Una breve parentesi, in cui Guadagnoli si è fatto apprezzare negli ambienti locali non soltanto per le sue capacità sportive, ma anche per le profondi doti umane, caratterizzate da garbo e grande educazione. La notizia della sua improvvisa morte rimbalza dal Reatino. La tragedia, racconta Marco Ferroni sul Messaggero di Rieti, si è consumata nel tardo pomeriggio di sabato nel centro sportivo di Santa Rufina, su uno dei campi da padel dove Guadagnoli si ritrovava insieme agli amici e ai frequentatori dell'Asd Padel Santa Rufina. Nel bel mezzo dello svolgimento di una partita di un torneo, Andrea Guadagnoli è stato colto da malore e, nonostante i soccorsi di chi in quel momento era nei paraggi, per lui non c'è stato nulla da fare. Dopo l'arrivo dei carabinieri e del magistrato di turno, la salma è stata trasferita nella camera mortuaria dell'ospedale de Lellis di Rieti.

Il calcio nel sangue

Il padel, per Andrea Guadagnoli, era una passione esplosa da qualche anno, il pretesto per trascorrere un pomeriggio, una serata in compagnia degli amici di sempre, di quelli che a Villa Reatina lo hanno visto nascere e crescere, gli stessi però, che dai primi anni '80 lo hanno ammirato sui campi da calcio.

Era una forte mezzala, un fuoriclasse vero, che ben presto è riuscito ad approdare nel settore giovanile della Lazio. Nella stagione '90/'91 eccolo arrivare in Primavera, condividendo lo spogliatoio con gente del calibro di Alessandro Nesta, Marco Di Vaio e Flavio Roma, oltre ad Alessandro Rinaldi e Maurizio Melli, ma a un passo dal possibile esordio in A, un grave infortunio lo ha costretto a rivedere i suoi progetti futuri. Il calcio è sempre stato il suo mood e, seppur in categorie inferiori, ha fatto le fortune di chi si è potuto beare delle sue giocate: da Chianciano a Narni, da Mosciano a Poggio Mirteto quando vestì la maglia del Sabinia, nonché a Rieti con quelle del Centro Italia '98, ma anche Alba, Grotti e Icosystel. Ha allenato le giovanili del Fc Rieti e quando ne aveva la possibilità, non disdegnava un torneo di calcio a 5 (Uisp) o calcio a 8 (protagonista nella Terni League).

© RIPRODUZIONE RISERVATA