SPOLETO Aveva giocato anche nel campionato di Eccellenza umbra, indossando la maglia della Narnese e dello Spoleto calcio, Andrea Guadagnoli, l’ex calciatore di 50 anni morto sabato pomeriggio durante una partita di padel, a Santa Rufina di Rieti. L’ex biancorosso - classe 1973 - è arrivato a Spoleto nel 2000, sotto la presidenza di Massimo De Pascalis, con l’allenatore dell’epoca Tommaso Volpi, cui subentrò Fabio Fraschetti. Una breve parentesi, in cui Guadagnoli si è fatto apprezzare negli ambienti locali non soltanto per le sue capacità sportive, ma anche per le profondi doti umane, caratterizzate da garbo e grande educazione. La notizia della sua improvvisa morte rimbalza dal Reatino. La tragedia, racconta Marco Ferroni sul Messaggero di Rieti, si è consumata nel tardo pomeriggio di sabato nel centro sportivo di Santa Rufina, su uno dei campi da padel dove Guadagnoli si ritrovava insieme agli amici e ai frequentatori dell'Asd Padel Santa Rufina. Nel bel mezzo dello svolgimento di una partita di un torneo, Andrea Guadagnoli è stato colto da malore e, nonostante i soccorsi di chi in quel momento era nei paraggi, per lui non c'è stato nulla da fare. Dopo l'arrivo dei carabinieri e del magistrato di turno, la salma è stata trasferita nella camera mortuaria dell'ospedale de Lellis di Rieti.
Il calcio nel sangue
Il padel, per Andrea Guadagnoli, era una passione esplosa da qualche anno, il pretesto per trascorrere un pomeriggio, una serata in compagnia degli amici di sempre, di quelli che a Villa Reatina lo hanno visto nascere e crescere, gli stessi però, che dai primi anni '80 lo hanno ammirato sui campi da calcio.