Controllo di vicinato, dai cittadini informazioni per salvaguardare i quartieri a rischio

Controllo di vicinato, dai cittadini informazioni per salvaguardare i quartieri a rischio
di Maria Letizia Riganelli
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Sabato 25 Febbraio 2023, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 10:33

Nessuna ronda e nemmeno guardie notturne. Ma solo più comunicazione organizzata. Il cuore del controllo di vicinato, il cui protocollo è stato firmato due giorni fa in Prefettura dalla sindaca Chiara Frontini e dal rappresentante del governo Antonino Cananà, è tutto nello scambio di informazioni. Informazioni preziose per “salvaguardare” la vita dei quartieri del capoluogo. Sopratutto dal punto di vista della sicurezza. Ruolo fondamentale è quello dei cittadini che diventeranno protagonisti e responsabili di ciò che accade tra loro vie e piazze di residenza. Il progetto è nato per dare ai cittadini uno strumento per segnalare situazioni di pericolo o degrado.

Ma come funzionerà nello specifico? In base a quanto stabilito dal protocollo nei quartieri evidenziati come zone con criticità sarà nominato un referente di quartiere a cui i cittadino potranno presentare le segnalazioni, segnalazioni che il referente riporterà alle forze dell’ordine. Carabinieri, polizia, finanziari e polizia locale dovranno a loro volta nominare un delegato col compito di relazionarsi col referente.

Cosa si potrà segnalare? Tutte le situazione di degrado, anomalie e ovviamente “faccende” sospette. I bivaccanti, ad esempio, possono creare problemi ai residenti e nascondere problematiche. E proprio durante la firma del protocollo la sindaca Frontini ha parlato di questo problema nella zona di Bagnaia. «L’area di valle Pierina è spesso oggetti di bivacco con danneggiamenti.

Sta per essere inaugurata l’area giochi, ma proprio ieri abbiamo trovato scritte». L’area in questione rientra in pieono nelle zona indicate nel protocollo dove entrerà in funzione il controllo di vicinato.

Tra queste: viale Trento, tutta la zona del Sacrario e di via Marconi, San Faustino, via del Pilastro e la centralissima via dell’Orologio Vecchio. « Il protocollo - ha spiegato il prefetto - nasce per dare ai cittadini uno strumento per segnalare situazioni di pericolo o degrado». Resta fermo però che qualsiasi cittadino si trovi a osservare o assistere a un reato o a una situazione di pericolo il primo strumento che deve utilizzare è la telefonata al 112. Solo in questo modo le forze dell’ordine potranno arrivare tempestivamente sul luogo del reato. In qualsiasi situazione di imminente pericolo solo l’arrivo immediato di polizia e carabinieri può essere risolutivo. Nei prossimi giorni, per comprendere appieno le potenzialità del controllo di quartiere, il Comune avvierà una campagna di informazione e potrebbe promuovere incontri con i cittadini.

La campagna sarà utili per far capire ai cittadini quali potrebbero essere le esigenze da segnalare al referente di quartiere e quali direttamente alle forze dell’ordine.

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