L'AIMAME ha lanciato poi, in occasione del MIB 2015, un vero e proprio grido d'allarme, richiamando l'attenzione sul vuoto normativo che tuteli chi è affetto o è stato affetto da questa patologia. "Infatti - hanno dichiarato esponenti dell'Associazione - a tutti i pazienti, ai quali è stato diagnosticato un melanoma, ma che poi sono guariti, viene negata costantemente la possibilità di accendere un mutuo o di attivare un'assicurazione sulla vita. É una situazione francamente inspiegabile e insostenibile in quanto stiamo parlando di cittadini normali e perfettamente in salute".
Questa situazione, oltre a costituire un ulteriore danno psicologico per il paziente, ha delle ricadute da un punto di vista sociale, basti pensare che da un rilevamento dell'Aimame, solo nei primi 6 mesi del 2015, in Italia il 75% degli ex malati di tumore della pelle che ne hanno fatto richiesta si sono visti negare la concessione di un mutuo per un periodo superiore a 15 anni e circa il 70% l'attivazione di polizze sulla vita. "Proprio per questo motivo - ha spiegato il prof Alessandro Testori, Responsabile della Divisione melanomi presso l’Istituto Europeo di oncologia di Milano - abbiamo deciso di convocare a questo importante appuntamento anche le compagnie assicurative. È assolutamente indispensabile, infatti, trovare una soluzione a queste disfunzioni che hanno risvolti sia etici che sociali. I pazienti che hanno superato senza danni la presenza di un melanoma, sono persone normali che hanno diritto a una vita normale, senza se e senza ma".
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