Si è confidato con un amico. Gli ha scritto prima che toccasse a lui essere torturato e ucciso «nel delirio mistico collettivo» che ha trasformato la villetta di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, in un luogo di esorcismo e morte. Kevin, 16 anni, scriveva via WhatsApp al compagno di scuola: «Ieri mio fratello e mia madre erano posseduti e dicevano cose spaventosissime. Un bambino di 5 anni che ti dice che il demone che ha dentro è venuto in questa famiglia per distruggerci e ucciderci uno ad uno. Come te lo spieghi?». Non c'è spiegazione, solo orrore. Domenica 11 febbraio il padre, Giovanni Barreca, ha chiamato il 112 per confessare di avere sterminato la famiglia. «Quando uno vuole fare la volontà di Dio gli spiriti si ribellano. Mia moglie era posseduta. I demoni stanno mangiando pure me. Ho mio figlio, ho due morti e una l'ho lasciata lì», ha detto nel cuore della notte. I militari si sono precipitati in casa. Il piccolo Emanuel, 5 anni, era in camera, ai piedi del letto, supino e con un telo sul corpo. Kevin, era dietro al divano del soggiorno, legato mani e piedi con una catena. La sorella diciassettenne dormiva nella sua stanza, svegliata soltanto dal frastuono.
LA SORELLA
Anche lei è stata arrestata dopo avere confessato di avere partecipato alle torture che hanno provocato la morte della mamma, Antonella Salamone, e dei fratelli.
I FRATELLI
Poi è toccato ai fratelli: al più piccolo «avevano dato il caffè amaro con una siringa per farlo vomitare, lo avevano legato sopra il materasso per liberarlo dai demoni, è stato torturato tre volte». Kevin, invece, è stato legato «con una catena piena di ruggine cavi e fili, lo hanno messo per terra con la testa sul cuscino accanto al camino».Agli atti dell'inchiesta ci sono i messaggi che Kevin ha inviato all'amico. Dal 3 febbraio si erano tappati tutti in casa: «Non so se esco, ho ospiti, scusami ma ultimamente ho moltissimi problemi in famiglia e non parlo in carne, ma in spirito». Il messaggio successivo era ancora più esplicito: «Te la faccio in breve nella mia famiglia ultimamente sono successe cose strane e c'entra il mondo spirituale e ora sono venuti due fratelli di Dio e liberando mia madre e mio fratello che hanno dei demoni... la mia famiglia si sta distruggendo per colpa della mia indifferenza, io scappo sempre da casa per stare con voi e svagarmi, perché non sento pace». Era emotivamente coinvolto, anche lui credeva che il padre e la coppia di amici avessero ragione: «Sono spaventato non sai che bordello c'è stato ieri notte, il fratello sta parlando con il demone che controlla mia madre». Il 5 febbraio ribadiva all'amico che non poteva andare a scuola: «Non posso venire è la volontà di Dio». I messaggi si interrompono l'8 febbraio. Nella notte del giorno successivo anche lui sarebbe stato ucciso.