Latina, Nas in ristoranti e pizzerie: cibo sequestrato e sanzioni

I controlli nel sud della provincia: alimenti e vino senza tracciablità e carenze igienico sanitarie

foto nas latina alimenti
di Stefania Belmonte
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Martedì 30 Aprile 2024, 02:55

Nei giorni scorsi i carabinieri hanno eseguito dei nuovi controlli sulla tracciabilità dei prodotti che si trovano nei negozi di alimentari, ristoranti e supermercati. Stavolta i militari si sono concentrati sul sud pontino, dove hanno eseguito dei sequestri amministrativi nel territorio comunale di Santi Cosma e Damiano. Il 26 aprile i carabinieri della locale stazione, insieme al personale del Nucleo antisofisticazione e sanità di Latina, sono andati in alcuni ristoranti per dei controlli, riscontrando alcune irregolarità.

Le ispezioni erano mirate alla verifica del rispetto delle norme igienico-sanitaria a tutela dei consumatori finali e di tutte le regole relative alla tracciabilità dei prodotti. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che le attività controllate - due pizzerie - erano carenti. Infatti alla prima sono stati sequestrati venticinque chilogrammi di generi alimentari e venti litri di vino trovati privi della tracciabilità. Contestualmente al sequestro, è stata anche elevata una sanzione di mille e cinquecento euro a carico dei titolari. Stessa sanzione anche per l’altra pizzeria, per la quale invece il sequestro complessivo è stato più pesante: circa sessanta chilogrammi di alimenti vari, tutti privi di tracciabilità, «in palese violazione anche in questo caso delle strette normative che disciplinano questo campo» spiegano i carabinieri in una nota.

Controllata anche una pasticceria, per la quale invece i problemi erano relativi a creme e dolci privi di tracciabilità.

Il sequestro amministrativo è scattato, in questo caso, per circa cinquanta chilogrammi di derrate alimentari; con tanto di sanzione amministrativa. La tracciabilità degli alimenti è un elemento fondamentale per la sicurezza: permette infatti di identificare in modo rapido fonte di eventuali pericoli per la salute, ad esempio in caso di contaminazioni, portando alla luce l’intera filiera.

Pochi giorni fa un altro sequestro era scattato, sempre da parte dei carabinieri, nei supermercati della provincia: a Fondi e a Latina. Trecento chilogrammi di alimenti, il cui problema però non era soltanto nella tracciabilità (soprattutto per salumi e formaggi), ma anche nella scadenza e nella conservazione in alcuni casi. Mancava inoltre l’applicazione delle procedure di autocontrollo previste dalla legge, che servono a testimoniare l’esecuzione delle procedure d’igiene da parte del personale, al fine di tutelare la salute dei consumatori. Anche nei casi precedenti la sanzione amministrativa elevata è stata, per tutti e tre i titolari delle attività coinvolte, di 1.500 euro.

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