Stretta sugli aborti volontari in Cina, dove le interruzioni di gravidanza per «motivi non medici» non saranno più consentite tanto facilmente. Il governo, infatti, ha deciso di adottare delle misure per contrastare il calo delle nascite che da alcuni anni ha investito il Paese. L'obiettivo è quello di convincere le donne cinesi a non abortire, neanche in caso di gravidanza indesiderata, se non sussistono particolari condizioni mediche che rendono necessario l'intervento. Il pacchetto di misure varato in Cina punta, ufficialmente, a migliorare l'accesso generale delle donne ai servizi sanitari pre-gravidanza, ma di fatto rientra nelle strategie per invertire il tasso di natalità in declino nel Paese.
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Cina, stretta sugli aborti per rilanciare le nascite (mai così basse dagli anni '50)
Sebbene la Cina rimanga la nazione più popolosa al mondo, secondo l'ultimo censimento la crescita demografica dal 2011 al 2020 è stata la più lenta dagli anni '50.
Politiche sulla natalità in Cina
Dopo decenni di politica del figlio unico, l'allentamento della pianificazione familiare è maturata alla fine del 2015 con la l'introduzione dei due figli. Quest'anno, dopo la diffusione del censimento, c'è stata la svolta di giugno sui tre figli possibili per coppia al fine di incoraggiare le famiglie a essere più numerose. A tal proposiro, sono state introdotte nuove linee guida per ridurre l'onere finanziario dell'educazione dei figli.
Tuttavia, l'ultima iniziativa ha evidenziato la preoccupazione di Pechino per l'elevato numero di aborti, incoraggiati dalla rigida pianificazione familiare tanto che negli ultimi decenni le interruzioni di gravidanza sono state usate insieme ai contraccettivi e alla sterilizzazione per tenere a freno il boom della popolazione. Secondo le statistiche del governo, i medici in Cina hanno eseguito 336 milioni di aborti negli anni dal 1971 al 2013, con quelli selettivi per sesso molto diffusi. La ricerca del figlio piuttosto che della figlia, ha portato a un enorme squilibrio di genere pari a 30 milioni di uomini in più rispetto alle donne.