La considerazione finale è che credere nell’aldilà offre maggiori margini di serenità, incidendo positivamente sulla vita dei fedeli. «L'affiliazione religiosa sembra avere un effetto quasi altrettanto forte rispetto alla differenza di genere», ha spiegato Laura Wallace, autrice principale dello studio e dottoranda in psicologia alla Ohio State University. I ricercatori evidenziano che parte di questa spinta vitale deriva dal fatto che le persone che credono in genere fanno anche volontariato o fanno parte di organizzazioni sociali, cosa che indagini precedenti avevano già collegato alla longevità. «Il lavoro fornisce prove convincenti sul fatto che esista una relazione tra la partecipazione alla vita religiosa e la durata della vita di una persona», conferma Baldwin Way, co-autore dello studio e professore associato di Psicologia.
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