Invasione di meduse a Santa Marinella. Bagnanti sempre più impauriti, in fuga dalle spiagge e che da giorni ormai, nonostante la canicola, rinunciano ai refrigeranti tuffi in mare. Ormai i turisti, grandi e piccini, hanno il terrore di essere sfiorati dai sottili filamenti di questa specie ittica. capaci di secernere un veleno molto urticante. «I bambini escono piangendo, disperati dall'acqua, e non riusciamo a calmarli», racconta una delle tante mamme che frequentano i lidi della Passeggiata a Mare di Santa Marinella, una delle zone dove si registra una più alta proliferazione di meduse. I fondali sabbiosi e le acque marine, che in queste ultime settimane hanno raggiunto temperature particolarmente elevate, hanno creato un habitat naturale per una particolare specie di meduse. Si tratta, come riferito da alcuni esperti, di Pelagia nocticula, una varietà di meduse dal colorito rossastro, e dai lunghi tentacoli che ,in caso di contatto con la pelle, creano le tipiche bolle simili a delle ustioni. «Sono giorni che dopo essere stato sfiorato da una medusa provo dolore» .- Racconta un villeggiante romano, mentre mostra la sua gamba ricoperta di vesciche. Ma c'è anche chi è finito alla Guardia Medica turistica.
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Le reazioni
«Sono stati gentili - afferma una nonna che era stata presa dal panico - è bastato stendere sulle gambe di nostro nipote una pomata specifica acquistata in farmacia».
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Le zone
Meno colpite le coste di Santa Severa, dove gli avvistamenti sono molto sporadici. I gestori delle spiagge sono stati invitati dalla Guardia Costiera a limitarsi ad allontanare le meduse dalla riva, e dalle aree destinate alla balneazione, senza ucciderle. In ogni caso, la presenza di questi esemplari conferma che le acque del mare sono pulite. Presto, rassicurano i bagnini più anziani, cambieranno le correnti e dopo la mareggiata in atto da ieri, anche le meduse spariranno o migreranno verso sud.