La ricerca, pubblicata su Current Biology, del Brigham and Women's Hospital e della Harvard Medical School, evidenzia infatti che a riposo le persone bruciano il 10% in più di calorie nel tardo pomeriggio e nella prima serata rispetto alle prime ore del mattino. I risultati rafforzano l'importante ruolo dell'orologio circadiano, quello cioè che regola il ritmo sonno-veglia, nel 'governo' del metabolismo. Aiutano anche a spiegare perché le irregolarità negli schemi dei pasti e del sonno a causa del lavoro su turni o di altri fattori possono portare le persone più probabilità di aumentare di peso. Per determinare i cambiamenti nel corso della giornata nel metabolismo, i ricercatori hanno studiato sette persone in un laboratorio speciale senza alcun indizio su che ora fosse fuori.
Non c'erano orologi, finestre, telefoni o Internet.
I partecipanti allo studio avevano assegnati orari per andare a letto e svegliarsi. Ogni notte, i tempi venivano regolati quattro ore dopo, l'equivalente di un viaggio verso ovest attraverso quattro fusi orari ogni giorno per tre settimane. «Poiché facevano l'equivalente del giro del globo ogni settimana, l'orologio interno del loro corpo non poteva tenere il passo, e quindi oscillava al proprio ritmo», spiega la coautrice dello studio Jeanne Duff. «Questo - conclude- ci ha permesso di misurare il tasso metabolico in tutti i diversi orari biologici del giorno».
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