È emerso che coloro che fumavano avevano tassi di depressione clinica che erano due o tre volte più alti rispetto ai loro coetanei non fumatori. Nello specifico, all'Università di Pristina, il 14% dei fumatori soffriva di depressione rispetto al 4% appena dei coetanei che non avevano questa abitudine, mentre all'Ateneo di Belgrado le percentuali erano rispettivamente del 19% e dell'11%. Inoltre, indipendentemente dalle condizioni economiche o socio-politiche, gli studenti che fumavano avevano anche tassi più alti di sintomi depressivi e punteggi più bassi di salute mentale (come vitalità e funzionamento sociale) rispetto ai coetanei.
«Il nostro studio - evidenzia il professor Hagai Levine, autore principale della ricerca - si aggiunge al crescente numero di prove sul fatto che il fumo e la depressione sono strettamente collegati.
Potrebbe essere troppo presto per dire che il fumo provoca depressione, ma il tabacco sembra avere un effetto negativo sulla nostra salute mentale».
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