Il servizio offerto dalla “Genomic Prediction”, spiegano gli esperti, si basa su un combinazione di modelli matematici e di test del Dna in sviluppo da parte della compagnia, che dà vita a un 'punteggio statistico' che indica la probabilità che l'embrione possa avere malattie complesse, come il diabete di tipo 1, la schizofrenia o l'osteoporosi. Finora questa diagnosi preimpianto viene fatta invece su malattie come la fibrosi cistica che dipendono da un singolo gene, per cui si ha una certezza e non una probabilità. «Crediamo che test come il nostro - afferma Laurent Tellier, uno dei fondatori - diventeranno una parte integrante della fecondazione assistita, così come quello per la sindrome di Down sia uno standard per la gravidanza».
Dalle malattie ad altre caratteristiche, come l'intelligenza o l'altezza, il passo potrebbe essere breve, anche perché sono sempre di più gli studi che sono riusciti a individuare i geni che più influenzano questi tratti di una persona. «Siccome si lavora su problemi molto seri, diventa facile poi cercare anche altre cose - afferma ad esempio Michelle Meyer, esperta di bioetica -. Si prepara un dossier genomico di ogni embrione, e si dà una sbirciatina».
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