Perugia, cresce l'impegno per l'acquedotto medievale: i cittadini salvano l’antica via dell’acqua

Perugia, cresce l'impegno per l'acquedotto medievale: i cittadini salvano l’antica via dell’acqua
di Riccardo Gasperini
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Martedì 19 Marzo 2024, 08:47
PERUGIA - Un altro passo avanti per la salvaguardia di quel poco che rimane dell’antico acquedotto medievale, simbolo di ingegneria idraulica e soprattutto della storia della città. Dopo aver avviato una raccolta fondi che ha permesso di cominciare a ripulire con mezzi meccanici i sentieri e l’area dei resti degli archi di San Marco e di Ponte d’Oddi, sono scesi in campo in prima persona i cittadini, soci e volontari del Circolo Ponte d’Oddi promotore dell’iniziativa.

Domenica mattina un gruppo composto da decina di persone, armate di buone intenzioni, guanti e qualche attrezzo da lavoro, ha messo mano alla zona degli archi di Ponte d’Oddi, quelli forse meno conosciuti e da qualcuno scoperti proprio in questo periodo. L’operazione ha avuto un duplice scopo: mettere in sicurezza il sentiero dove domenica prossima si terrà una speciale passeggiata e ripulire la zona non solo dal verde infestante ma anche dai rifiuti. «Abbiamo trovato anche uno sportello di automobile», racconta al Messaggero Cesare Barbanera, uno dei partecipanti alla domenica di volontariato passata fra salvaguardia della storia e dell’ambiente. La giornata di pulizie, non certo la prima da quando ha preso il via il progetto che ha riscosso grande apprezzamento fra i cittadini dei due quartieri maggiormente interessati, fa da apripista ad una seconda iniziativa.

Nell’ottica di dare forma al sogno di un vero e proprio percorso turistico della via delle acque dalla fontana Maggiore ai Conservoni di Monte Pacciano, seguendo la linea dell’antico acquedotto nato nel 1277 e modificato nel 1320 e poi nel 1833, in sinergia con il Cai di Perugia sarà organizzata «la prima passeggiata della via delle Acque nel percorso che abbiamo immaginato e che vogliamo regalare alla città».

In attesa che prendano forma progetti sostenuti da fondi ministeriali per la salvaguardia strutturale delle ultime testimonianze dell’acquedotto, in particolare gli archi di San Marco che appaiono a fortissimo rischio di crollo, la cittadinanza si muove per fare il possibile in fatto di tutela e riscoperta del bene storico. «Chissà – spiega il circolo - forse un giorno arriveremo a trovare pure un mecenate che finanzi la messa in sicurezza di questo pezzo di acquedotto medievale, prima del suo inevitabile crollo». Certo è che ad oggi, sul piatto, ci sono i fondi raccolti dallo stesso Circolo Ponte d’Oddi per la pulizia del verde.

Tornando all’escursione in programma domenica prossima, il Cai ha reso noto il programma: partenza dalla fontana alle 9, arrivo a Monte Pacciano, parte alta dei Conservoni tra le 12 e le 12,30. Pranzo al sacco e ritorno in centro entro le 18. La distanza? 7,5 chilometri all’andata e altrettanti al ritorno, con un dislivello di 200 metri. Nella pagina Facebook del Circolo e del Cai le informazioni per partecipare (prenotazione obbligatoria entro il 23).

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