Città del Vaticano - I vescovi polemizzano a distanza con il Governo per le restrizioni contenute nel Decreto anti coronavirus della Presidenza del Consiglio dei Ministri, entrato in vigore quest’oggi, che di fatto sospende a livello preventivo, fino a venerdì 3 aprile, sull’intero territorio nazionale «le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri».
L’interpretazione fornita dal Governo, spiegano i vescovi in una nota, include rigorosamente le messe e le esequie tra le «cerimonie religiose».
Un passaggio che non tutti i vescovi sembrano digerire: «Si tratta di un passaggio fortemente restrittivo, la cui accoglienza incontra sofferenze e difficoltà nei vescovi, nei sacerdoti e nei fedeli. L’accoglienza del Decreto è mediata unicamente dalla volontà di fare, anche in questo frangente, la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica».
Coronavirus, la Cei polemizza con il governo per il divieto di messe e funerali, «ma faremo la nostra parte»
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Domenica 8 Marzo 2020, 19:25 - Ultimo aggiornamento: 19:31
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