Roma, i social dello Spallanzani colpito dai troll no-vax: rimossi 200 commenti

Roma, i social dello Spallanzani colpito dai troll no-vax: rimossi 200 commenti
di Giampiero Valenza
2 Minuti di Lettura
Sabato 27 Aprile 2024, 06:50

I No-Vax colpiscono lo Spallanzani. Questa volta il profilo Facebook dell’Istituto nazionale per le malattie infettive (che, tra l’altro, è riconosciuto come uno degli Irccs della penisola, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) è stato preso di mira da alcuni troll fatti partire dai movimenti contrari alle campagne vaccinali. Negli ultimi tre post scritti dalla struttura (che fa parte del Sistema sanitario regionale) ci sono stati oltre duecento commenti di hater e legate proprio a queste operazioni di disinformazione.

LA SEQUENZA

Il primo post pubblicato dall’ospedale ha raccontato di un evento ospitato allo Spallanzani con la partecipazione di Cristina Cassetti, vicedirettrice del Dipartimento di microbiologia e malattie infettive dell’Istituto Usa di allergologia e malattie infettive di Bethesda, nel Maryland, e che ha concentrato l’attenzione sulla risposta a possibili nuove pandemie. Il secondo era un’analisi di Emanuele Nicastri, direttore del reparto di Malattie infettive ad alta intensità di cura dello Spallanzani. Nel breve testo è stato il medico a invitare a vaccinarsi contro il morbillo che sta colpendo sempre più persone tra i 25 e i 45 anni.

Terzo post è quello del direttore del reparto di Malattie infettive dell’apparato respiratorio sempre dello stesso ospedale, Fabrizio Palmieri, e che ha affrontato la questione dei casi di pertosse, chiedendo di non sottovalutare i sintomi e di considerare la profilassi antibiotica post-esposizione per chi è stato a stretto contatto con chi ha contratto la malattia.

«Il nostro profilo Facebook è stato preso di mira da troll no vax, con oltre 200 commenti in tre post», dicono dall’Inmi Lazzaro Spallanzani. La direzione ha rimosso i post scritti dai troll e ha segnalato i profili alle forze dell’ordine per avviare indagini e scovare gli autori. Non è la prima volta che profili istituzionali vengono presi di mira dai troll e da account di No-Vax. Soprattutto su alcuni gruppi social - ma anche attraverso Telegram - diffondono interpretazioni di trattamenti sanitari che non sono supportate da una validità scientifica.

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