Muore dopo l'iniezione di antibiotico: medico e farmacista a giudizio

Muore dopo l'iniezione di antibiotico: medico e farmacista a giudizio
di Vincenzo Caramadre
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Giovedì 21 Luglio 2022, 13:22

Muore dopo la somministrazione di un antibiotico per via intramuscolare: in due rinviati a giudizio. Si tratta del medico che fece la prescrizione e della farmacista che nell'autunno di tre anni consegnò il medicinale ad Antonietta Pantanella, la sessantacinquenne di Arce per tutti affettuosamente chiamata Nina. Il fatto risale al 28 novembre 2019.

La donna da qualche giorno avvertiva sintomi influenzali, si reca dal suo medico di famiglia che le prescrive degli antibiotici. Poco dopo va in farmacia e torna a casa con il farmaco, Tutto nella più totale normalità. Poche ore dopo (intorno alle 20.45) inizia la cura prescrittale. Le viene iniettata la siringa con il medicinale, ma pochissimi minuti dopo comincia ad accusare un malore. Sensazione di malessere generale che allarmano subito la donna. Pian piano inizia ad avvertire i segni d'insufficienza respiratoria che nel giro di mezz'ora la porteranno alla morte. In quella drammatica serata di tre anni, i parenti presenti in casa fanno partire la chiamata al 118 e i sanitari, assunte le prime informazione, comprendono subito che la richiesta di soccorso è da codice rosso.

Inizia, così, la corsa contro il tempo: a casa della donna a ridosso del centro di Arce arriva l'ambulanza, ma anche l'automedica.

Il trambusto delle sirene dei mezzi di soccorso richiamano anche diversi residenti, vengono avvertiti anche i carabinieri della compagnia di Pontecorvo.

I soccorsi si riveleranno inutili: la donna, infatti, all'arrivo dei medici e degli infermieri era già morta. Dopo i primi accertamenti, l'accaduto viene comunicato alla procura e viene aperto un fascicolo per omicidio colposo, nelle ore successive, come atto dovuto, viene iscritto nel registro degli indagati il medico che aveva prescritto il farmaco alla donna.

Nel corso delle indagini, però, la procura allarga il giro e nel caso entra anche chi le ha consegnato il farmaco. La procura assume che sia stato prescritto (dal medico di base) e consegnato (dalla farmacista) un farmaco a cui la donna era allergica. Recentemente si è conclusa l'udienza preliminare con la quale è stato disposto il giudizio per i due professionisti assistiti dagli avvocati Francesco Germani e Alessandro D'Ambrosio. Il processo nel quale verranno affrontati tutti gli aspetti della vicenda inizierà nel prossimo mese di ottobre. La famiglia della donna, parte civile, è rappresentata dall'avvocato Mauro Marsella.
 

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