A tavola d'estate: cibi arancioni o rossi aiutano ad avere una pelle sana, ben nutrita e pronta per la tintarella

La dermatologa Longo: «Fondamentale l’idratazione»

A tavola d'estate: cibi arancioni o rossi aiutano ad avere una pelle sana, ben nutrita e pronta per la tintarella
di Valentina Arcovio
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Giovedì 13 Luglio 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 15:00

Una bella e sana abbronzatura si inizia a prenderla a tavola. Cioè molto prima di metterci come delle lucertole sotto il sole.

«E’ vero, la dieta può avere un impatto sulla salute generale della pelle e anche sulla sua reazione all’esposizione al sole», spiega Caterina Longo, professore ordinario di Dermatologia e Venereologia presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, responsabile dello Skin Cancer Center presso IRCCS di Reggio Emilia e membro del consiglio direttivo della Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e di malattie sessualmente trasmesse (Sidemast). «Quello che mangiamo, infatti, può influenzare la nostra abbronzatura. Ad esempio, alcuni nutrienti presenti negli alimenti - sottolinea l’esperta - possono aiutare a proteggere la pelle dai danni causati dai raggi UV, mentre altri possono favorire un'abbronzatura più rapida o intensa». Tuttavia, molto dipende non solo dal tipo di alimenti scelti, ma anche dalla quantità consumata e dalla sensibilità individuale. «In generale, adottare una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, proteine magre e alimenti nutrienti, insieme a una corretta protezione solare, è la migliore strategia per mantenere la salute della pelle e favorire un’abbronzatura sicura», assicura Longo. Di contro, una dieta ricca di zuccheri raffinati, come dolci, bevande zuccherate e cibi processati, può contribuire e alimentare l’infiammazione nel corpo, che potrebbe poi influire negativamente sulla pelle e sulla sua risposta al sole. «Esistono alcuni alimenti che potrebbero ostacolare l’abbronzatura o contribuire a una risposta negativa della pelle all'esposizione al sole», conferma Longo. Come ad esempio anche gli alimenti ricchi di grassi saturi, come quelli presenti in alimenti fritti, cibi trasformati e carni grasse, i quali potrebbero aumentare l'infiammazione nel corpo e compromettere la salute generale della pelle. «Ma è bene sottolineare che la dieta da sola non può garantire un’abbronzatura sicura o prevenire completamente i danni causati dai raggi UV. È fondamentale adottare anche altre misure di protezione solare - prosegue - come l’uso di creme solari ad ampio spettro, cappelli o indumenti UV protection ed evitare l’esposizione al Sole durante le ore di punta. Inoltre, idratare la pelle con emollienti e una corretta e delicata esfoliazione contribuiscono a mantenere una pelle luminosa». La prima cosa in assoluto da fare è diffidare dei consigli e delle dritte di dubbia provenienza, alcuni dei quali sono molto popolari sui social. Meglio dunque affidarsi alla scienza, cercando di capire quali alimenti, e in che modo, possono influenzare la salute della pelle e dunque anche una sana abbronzatura.

VERO O FALSO?

Il betacarotene migliora la nostra abbronzatura

Vero Il betacarotene è un noto antiossidante, che si può trovare in molti alimenti come le carote, le zucche, i meloni e gli spinaci.

Questa preziosa molecola viene convertita in vitamina A nel corpo e può contribuire a migliorare l'abbronzatura.

La frutta e la verdura arancione, gialla e rossastra favorisce una sana tintarella

Vero Questo grazie alla presenza del licopene, un antiossidante presente principalmente nei pomodori, ma anche in altre frutta e verdura di colore rosso come l'anguria e il pompelmo rosa. Il licopene può aiutare a proteggere la pelle dai danni dei raggi UV e favorire un'abbronzatura sana.

Il consumo di alcol può rovinare l'abbronzatura

Vero L'eccessivo consumo di alcol, che può essere comune in estate, può disidratare il corpo, compresa la pelle, e influire sulla sua capacità di rigenerarsi correttamente. Questo potrebbe ostacolare l'abbronzatura e aumentare il rischio di danni causati dai raggi UV.

I cibi piccanti possono irritare la pelle abbronzata

Vero Alcune persone possono aver già notato che i cibi piccanti, come peperoncini e spezie forti, possono causare un aumento temporaneo della sensibilità della pelle al Sole, rendendo l'abbronzatura meno confortevole o causando reazioni cutanee.

Gli agrumi valorizzano la tintarella

Vero Negli agrumi come arance e limoni, ma anche in kiwi, fragole e peperoni, si può trovare la vitamina C che è un antiossidante in grado di aiutare a proteggerci dai danni dei raggi UV e a favorire la produzione di collagene, che contribuisce alla salute generale della pelle.

Una buona alimentazione può rendere inutile l’utilizzo di creme protettive

Falso Una dieta pro-tintarella, da sola, non offre alcuna garanzia di ottenere un'abbronzatura sicura, né tantomeno può prevenire completamente i danni causati dai raggi UV. Per questo rimane fondamentale adottare anche altre misure di protezione solare

Le sostanze «alleate» della tintarella si trovano solo in frutta e verdura

Falso Nei pesci grassi, come il salmone e le sardine, si trovano gli acidi grassi omega-3 che possono contribuire a ridurre l’infiammazione della pelle e a migliorare la sua elasticità, favorendo un'abbronzatura uniforme. Questi acidi grassi si trovano p anche in semi di lino, noci e alghe.

Gli integratori possono sostituire l'effetto dei cibi alleati della tintarella

Falso Specialmente se si ricorre al «fai da te». Gli integratori, come suggerisce il nome, sono prodotti che servono a integrare una normale alimentazione e dovrebbero essere utilizzati solo da persone che presentino particolari carenze nutrizionali.

Le bevande diuretiche non hanno alcun impatto sulla pelle e sull'abbronzatura

Falso Bere bevande diuretiche, come ad esempio caffè o tè nero, può aumentare la diuresi e quindi la perdita di liquidi. Questo, specialmente in estate, potrebbe portare a una maggiore disidratazione della pelle e influire sulla sua risposta al Sole.

Una bella scorpacciata di carote può compensare mesi di dieta poco sana

Falso Non si può compensare in uno o pochi giorni tutto quello che non si è assunto nelle settimane o nei mesi prima. L'organismo infatti non risponde automaticamente all'assunzione di elevate quantità di cibo «abbronzante». Meglio iniziare prima.

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